Sappiamo che esistono varie tecniche per fare fotografie di qualità, una tra le più interessanti è la tecnica denominata “macro”. Le fotografie macro sono quelle foto che catturano soggetti piccoli, una particolare tipologia che serve per risaltare al massimo i piccoli dettagli. Nonostante questo (o forse appositamente per questo) non è da considerarsi semplice perché è necessario prestare molta attenzione al gioco di luci e alla messa a fuoco del soggetto e dei particolari che si vogliono risaltare.
Fotografare il cibo con le macro al giorno d’oggi va molto di moda, non solo perché rende indubbiamente più affascinante il piatto, ma anche per l’estremo risalto dei particolari della pietanza. Numerosi ristoranti o chef promuovono infatti sui propri social foto macro dei piatti più in voga, risaltandone automaticamente anche l’appeal. E’ possibile fotografare praticamente qualunque cibo, da una semplice pasta al pomodoro a delle omelette, fino ad una zuppa di pesce.
Per eseguire delle ottime foto macro è bene curare la distanza minima di messa a fuoco, perché per fare foto ad oggetti piccoli è necessario avvicinarsi, ma possiamo anche aumentare la lunghezza focale riducendo la distanza tra l’obiettivo ed il piatto. La distanza minima da rispettare per ottenere un’ottima messa a fuoco è circa di 90 cm, fondamentale per ottenere una foto di qualità. Teniamo a mente che un obiettivo con distanza minima di lavoro maggiore permetterà di poter posizionarsi più lontani dal cibo e quindi una quadratura migliore.
Un discorso che vale quando si vuole fotografare il cibo con le macro è quello di cercare di fotografare solo il piatto, senza far sì che dagli angoli si intraveda qualche particolare avulso con il cibo, perché renderebbe la foto meno elegante e potrebbe distogliere l’attenzione dal vero protagonista. È chiaro che se si vuole inserire qualche oggetto di contorno che possa sposarsi con il piatto, è necessario scegliere qualcosa di molto piccolo che possa fondersi con armonia all’interno della foto, senza sembrare così un intruso.
In sostanza i tratta di scegliere con cura quali particolari risaltare, così da rendere la foto appetibile e affascinante, facendo si che l’osservatore abbia l’acquolina in bocca già alla prima occhiata.